Breve spiegazione sul "Diritto all'oblio"

La notizia ha fatto il giro del web, e la si legge ormai dovunque. Google, pochi giorni fa, ha concesso a tutti il "diritto all'oblio"; ciò è avvenuto in seguito alla sentenza del 13 Maggio della Corte di Giustizia, che riconosceva ad un utente spagnolo il pieno diritto di essere rimosso dalla rete. 

In pochi giorni, sul suo esempio, sono stati circa 40.000 le persone che hanno richiesto di essere totalmente dimenticate dalla rete: secondo il Financial Times una la gran parte delle richieste proverrebbero da Germania e Regno Unito, e tra queste spiccherebbe anche quella di un uomo che, accusato di aver tentato di uccidere la sua famiglia, vuole eliminare la notizia dalla rete.

Non è stata ancora decisa, tuttavia, la prima riunione che si svolgerà tra sette esperti -tra i quali Jimmy Wales di Wikipedia e Luciano Floridi, professore di Filosofia della Comunicazione ed Epistemologia ad Oxford-che valuterà le implicazioni della decisione della Corte di Giustizia Europea.

In ogni caso, il "diritto all'oblio" dà la possibilità di richieder, tramite un modulo online, di rimuovere qualsiasi link o contenuto  che si riferisce a noi più o meno direttamente: come per ogni segnalazione, la richiesta dell'utente sarà valutata singolarmente ed infine accettata o rifiutata