La società Beats, da poco incorporata ad Apple dato il lungo periodo di collaborazione, ha deciso di sporgere denuncia a causa di un venditore cinese che, vendendo prodotti falsi e a basso costo, sempre con marchio Beats, ha riuscito ad accaparrarsi una fetta di mercato con un giro che solo negli States ha l'incredibile valore di 135 milioni di euro. Pochi giorni fa, difatti, gli avvocati di Beats hanno presentato la denuncia (truffa, frode commerciale, etc.) al tribunale dell'Illinois, nel tentativo di fermare le vendite e sequestrare i prodotti ancora invenduti. Come si può leggere sul sito MusicTimes, nella Chinatown newyorkese molti negozi hanno sui propri scaffali le false Beats in questione che, in taluni casi, riportano addirittura una "D" anzichè una "B", e hanno un costo solitamente compreso tra i 20 e i 40 dollari.
1) Brin e Page già nel 1996 iniziarono a lavorare insieme a un motore di ricerca chiamato BackRub. Il nome originale di Google, dunque, era BackRub. Venne utilizzato sui server della Stanford University per più di un anno, occupando alla fine troppa larghezza di banda per poter essere adatto all'università. Una pagina del fratello maggiore di Google è conservata qui . I due decisero poi di usare un gioco di parole che deriva dal termine "googol", un termine matematico che indica il numero caratterizzato da un 1 iniziale seguito da 100 zeri. Il termine rispecchia, spiega Google , il loro scopo di organizzare una quantità apparentemente infinita di informazioni sul web. Una pagina del primo Google è qui . 2) Google ha acquisito una media di un'azienda a settimana dal 2010 . 3) Il primo Doodle fu dedicato al festival Burning Man nel 1998. Brin e Page lo usarono per avvertire gli utenti che per quel weekend non erano in ufficio. 4) Il primo chef assunto da Goo
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